I Maneskin saranno i nuovi Pooh? Non per Roby Facchinetti! Senza troppi giri di parole, il cantautore bergamasco ha smontato ogni tentativo di paragone tra la band romana e lo storico gruppo bolognese con un commento che sa di frecciatina nemmeno troppo velata. O forse di verità, seppur scomoda.
Che il gruppo guidato da Damiano David sia al momento il più importante in Italia non è un segreto. Dopo la vittoria dell’Eurovision la band ha ottenuto un successo straordinario, planetario e imprevedibile che li ha proiettati verso traguardi inimmaginabili. Ma quanto potrà durare questo exploit? Secondo Roby Facchinetti non moltissimo. Lo ha confermato in un’intervista a Libero destinata a far discutere.
Maneskin come i Pooh? Per Roby Facchinetti non c’è paragone
I Pooh sono stati probabilmente il più celebre gruppo italiano, uno dei più longevi, in ambito pop uno dei più capaci di imporsi a livello nazionalpopolare. Eppure, all’estero non sono mai riusciti davvero a sfondare, un po’ per volontà, un po’ per disinteresse. Forse l’unico rammarico in una carriera immensa e straordinaria. Chi invece ha subito puntato sul successo fuori dai confini, riuscendo a far breccia nel cuore dei fan, sono stati i Maneskin. Ma questo non vuol dire che dureranno come o più dei Pooh. Almeno non per Roby Facchinetti.
Nel corso di un’intervista interessante a Libero, il cantautore bergamasco, pur facendo i complimenti ai giovani ragazzi romani, ha mostrato più di una perplessità sul loro successo, almeno sulla lunga distanza. Forse perché i tempi sono cambiati, ma una cosa sembra abbastanza palese: durare 50 anni sarà per loro durissima. “I Maneskin sono molto bravi, però non credo che la band sarà in grado di durare cinquant’anni come noi Pooh, e fare gli stessi numeri“, ha affermato Roby senza giri di parole. Una previsione per alcuni mossa dall’invidia, per altri solo da una profonda conoscenza della materia e delle continue evoluzioni del mercato discografico.
La band bolognese ha detto addio alle scene ormai da diversi. In più occasioni negli ultimi tempi è stato chiesto ai vari Red Canzian e Riccardo Fogli di ridar vita a un’ultima reunion, a un’esibizione live per salutare i fan, e magari anche omaggiare Stefano D’Orazio, il batterista scomparso nel 2020. Ma al momento nessuno si è detto disponibile a un’ultimo concerto. E lo conferma lo stesso Facchinetti: “No, senza Stefano e Valerio Negrini non avrebbe senso“.
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(fonte notiziemusica.it)
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