Mimì Caruso Un Anno Dopo X Factor: “Sento La Pressione Di Adeguarmi. Le Canzoni Di Oggi Sono Tutte Simili”

ViKingSo Music
6 giorni fa
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A un anno dalla sua vittoria a X Factor 2024, Mimì Caruso si racconta a Fanpage.it con la consapevolezza di chi sa di essere solo all'inizio di una carriera che l'ha vista passare dal palco del talent al music biz.

In questi mesi, per la giovane italo-maliana è cambiato tutto – ritmo, routine, prospettive – ma non il desiderio di crescere insieme alla sua musica.

Nonostante la vittoria, Mimì non ha perso il contatto con il suo ex giudice. Manuel Agnelli continua a essere una figura fondamentale per la sua crescita artistica:

"Sì, certo. Alcune volte vado nel suo locale a Milano, beviamo una birretta insieme e parliamo tanto. Apprezzo molto quell'ambiente perché puoi confrontarti con tanta gente interessata alla musica, competente. Lui mi dà un sacco di consigli, è rimasto un po’ il mio mentore".

L'esperienza del talent le ha dato, a suo dire, molta "cazzimma" e una voglia ancora più forte di imparare e mettersi in gioco.

Si sente in una fase di apprendimento continuo, dove sta capendo cosa vuole dalla musica e imparando dai "grandi" come il suo producer Shablo, con cui ha sperimentato la vita del "musicista nomade" in tour.

La Denuncia: Il Mercato Omologato e il Rischio di "Sparire"

La giovane artista solleva un punto cruciale che affligge molti artisti emergenti: la pressione di un mercato musicale omologato.

"Oggi escono tante canzoni tutte simili, che seguono lo stesso schema, e spesso sono proprio quelle che vanno di più. A volte, come artista, ti senti sotto pressione perché magari non vorresti adeguarti a quel modello, ma ti senti quasi costretto a farlo. È come trovarsi in un limbo"

ha confessato Mimì.

Il rischio è quello di cedere alla logica del successo facile per non cedere alla "paura di sparire", un'ansia che la accomuna a molti colleghi. Tuttavia, lei si dichiara testarda e determinata a difendere la sua identità:

"Quando in studio nasce qualcosa di bello e qualcuno dice che è 'troppo strano' o che forse il pubblico non lo capirà, io penso che senza provarci non lo sapremo mai. Sono anche piuttosto testarda, e questo mi aiuta a difendere la mia identità e le mie idee".

Il successo di un pezzo come "Brooklyn", che rispecchia a pieno il suo mondo R&B e soul, è la prova che la sua coerenza paga.

Sanremo Giovani e il Futuro: "Un'Occasione Mancata" per la Musica

Riguardo alla sua eliminazione da Sanremo Giovani, Mimì ha ammesso un grande rammarico:

"Ero un po' triste dopo l'esclusione perché avevo la bronchite e mi sono subito resa conto che avrei potuto dare molto di più nell'esibizione".

Nonostante tutto, l'esperienza le ha dato ancora più voglia di mettersi in gioco, facendole scoprire che "esiste un mondo anche fuori dai talent".

Il collega Vincenzo Nasto aveva definito la sua eliminazione come "un’occasione mancata" per Sanremo, vista la particolarità del suo stile tra soul e R&B. Un giudizio che la cantante condivide, proprio perché il Festival avrebbe potuto dare spazio a qualcosa di diverso in un momento di forte omologazione.

Guardando al futuro, Mimì è concentrata sullo studio e su nuovi progetti:

"Posso solo dire che sto dando tanto in studio. Tra un anno mi vedo a suonare in un festival, qualunque esso sia".

La sua vita personale è cambiata, ma i rapporti con gli amici su cui contava si sono fortificati. La sua storia è un monito per i giovani artisti: la capacità di non fermarsi dopo una sconfitta è ciò che determina il futuro.

Cosa ne pensate delle parole di Mimì sull'omologazione del mercato musicale?