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Immagine del redattoreThe Sound Selector

STORIA DEL ROCK IMMORTALE

La storia del Rock è in continua evoluzione. Dalla sua origine ad oggi si è evoluto nel corso dei decenni in molteplici sottogeneri ognuno creando il proprio mondo.


Che cos'è il Rock?

Il rock è il genere musicale che incarna la ribellione giovanile per eccellenza.

Sviluppatosi negli Stati Uniti e nel Regno Unito nel corso degli anni cinquanta e sessanta dello scorso secolo.


La sua caratteristica distintiva è l'uso di strumenti elettrici come la chitarra elettrica, il basso elettrico e la batteria, e l'uso di riff e ritmiche ripetitive.

Racchiude molti sottogeneri musicali che si sono sviluppati negli anni cambiando stile adeguandosi alle mode e ai costumi del periodo.

Gli elementi caratterizzanti della musica rock

La musica rock si basa essenzialmente sull’uso di alcuni strumenti specifici che ne rendono inconfondibili le sonorità, come la chitarra elettrica. In genere è accompagnata dalla batteria e dal basso elettrico che servono a comporre la sezione ritmica.


Molto spesso si integravano differenti tipi di organo elettrico, mentre dagli Anni Settanta fanno la loro comparsa i primi sintetizzatore.

Nelle rock band sono impiegati altri strumenti più marginali, tra cui l’armonica a bocca e il sassofono, generalmente utilizzati per delle piccole parti soliste. Soltanto nei brani più elaborati sono inclusi ottoni e archi come violini e contrabbassi.


La musica è strutturata su ritmi in 4/4 non sincopati, nei quali l’accento musicale è spostato sul secondo e quarto movimento. La melodia è spesso ripresa da precedenti esempi musicali ma a volte si spinge verso progressioni divergenti che hanno poi portato alla formazione di nuove correnti.


L'origine negli anni '30-'50

Il Rock trova le sue origini alla fine degli anni ’30, con Big Joe Turner che è stato uno dei precursori con il suo album del 1939: Roll ‘Em Pete, ma anche Sister Rosetta Tharpe, che ha ottenuto successi nelle classifiche pop nel 1938 con le sue canzoni gospel.


Anche se abbiamo altre importanti incisioni negli anni ’40, è con Rocket 88, di Jackie Brenston and his Delta Cats (scritta dal diciannovenne Ike Turner) registrata per l’etichetta Sun Records nel 1951 che ci avviciniamo al Rock’n blues.


Ma secondo la rivista Rolling Stone è That’s All Right (Mama) di Elvis Presley (1954) ad essere il primo album rock ‘n’ roll in assoluto.


Infatti pionieri della scena rock sono artisti come Elvis Presley, Chuck Berry e Little Richard, che hanno tutti contribuito alla creazione del suono del rock 'n' roll nei primi anni '50.

Questi artisti hanno utilizzato chitarre elettriche, bassi, batterie e pianoforti per creare un suono che si distingueva da quello delle orchestre degli anni precedenti.


Il sound del rock 'n' roll si basava principalmente sulle radici del blues, del country e del R&B, e combinava questi elementi in un modo nuovo ed energico.


Le canzoni rock degli anni '50 erano spesso caratterizzate da testi semplici e divertenti, spesso incentrati sulla vita adolescenziale, l'amore e la ribellione.

Alcune delle canzoni più famose di questo periodo includono "Rock Around the Clock" di Bill Haley and His Comets, "Hound Dog" di Elvis Presley e "Johnny B. Goode" di Chuck Berry.


Tuttavia, Comunque, possiamo dire che negli anni ’50 il Rock fa la sua prima comparsa sottoforma di Rock’n roll.

Il boom negli Anni Sessanta

L’inizio del mito del rock trova le prime tracce nella surf music, nata sulle spiagge della California come musica per surfisti. Questa prima forma di rock traeva sempre spunto dal rock&roll e toccherà il suo apice con la band dei Beach Boys che ci ha regalato hit quali Surfin’ USA, I get around e Barbara Ann.


Soltanto dal 1965 si può parlare di rock in senso più stretto e dai solisti degli Anni Cinquanta si passa alle band con nomi collettivi. Queste spaziano sempre più verso l’elettronica e mostrano una presenza scenica più accurata.

I temi trattati comprendono la politica, il pacifismo e la coscienza verso il mondo circostante e il futuro. Al tempo stesso non passano inosservati argomenti quali l’uso di droghe, la sfera della famiglia e la rivoluzione sessuale.


Negli Stati Uniti le scene musicali locali finiscono per assumere connotazioni specifiche. Ad esempio, Texas e California sviluppano soluzioni psichedeliche mentre Seattle è più votata al sound aggressivo e sporco.

Detroit, invece, ha un suo mood più punk grazie agli MC5 e agli The Stooges e New York propone un folk rock politicamente impegnato.

È però in California, e soprattutto a San Francisco, che i vari filoni del rock trovano un punto di contatto. Ciò avviene grazie alla controcultura, un’ideologia sociale e antisistema portata avanti dagli hippie che credevano in un modo di vivere comunitario nel quale i giovani prendono la musica come modello di riferimento esistenziale.


Il momento più emblematico della stagione d’oro del rock si ha nel famoso Festival di Woodstock che si è svolto dal 15 al 18 agosto del 1969.

In questi 3 giorni si esibiscono i più conosciuti artisti del panorama rock americano di quegli anni, tra cui Carlos Santana, Joan Baez, Janis Joplin, Joe Cocker, Ten Years After, Jimi Hendrix e Crosby, Stills, Nash & Young.

Con Woodstock si è così chiuso definitivamente il periodo magico del rock a stelle e strisce degli Anni Sessanta. Intanto alcuni maggiori interpreti, su tutti Hendrix, Morrison e Janis Joplin, sono stati stroncati dalla droga ma il loro ricordo è ancora vivo e forte in tutto il mondo.


Tuttavia, è la Gran Bretagna a diventare il nuovo epicentro del Rock con urlatori e schitarrate pronte a scuotere le nuove generazioni, incitarle alla ribellione e a cambiare la società borghese in cui vivevano.

Su tutti, ad incarnare questa tendenza sono stati i Beatles e i Rolling Stones. I quali invertiranno i flussi: saranno gli inglesi ad importare musica negli States.

Ed ebbero un impatto incredibile sulle nuove generazioni, tanto da far sorgere una competizione mediatica tra loro.


Ma ci sono anche altri gruppi che vanno menzionati: i Kinks, che secondo gli esperti hanno inciso per la prima canzone una hard rock (You Really Got Me) nel 1964. E poi i Cream, i Moody Blues, gli Animals, gli Yardbirds, gli Small Faces e i Who.



I più importanti sottogeneri del rock

Quando si parla di musica rock è piuttosto difficile tracciarne gli aspetti peculiari a grandi linee, perché nei decenni si è frammentato e stratificato un numero infinito di sottoclassi che si distinguono per sonorità e contenuti.

Elencarle tutte è quasi impossibile ma alcune di queste macrocategorie hanno fatto da filo conduttore, segnando per sempre la storia del genere musicale fino ai giorni nostri.

Il folk rock

Con questa espressione si identifica un tipo di musica popolare che unisce la musica rock a quella folkloristica e la sua ascesa è strettamente legata al Greenwich Village di Manhattan, quartiere degli intellettuali della Beat Generation.

Il suono si basa su armonie vocali molto scarne e un uso limitato delle chitarre elettriche e delle distorsioni. Al tempo stesso si aggiungono elementi ripresi dalla musica country e folk più tradizionale, cercando di veicolare messaggi più profondi.

Il suo più noto esponente è senza dubbio Bob Dylan.

Per convenzione il 26 luglio 1965 segna l’origine del folk rock, giorno nel quale il giovane Dylan canta al Newport Folk Festival.

In questo stesso anno il cantante americano pubblica successi del calibro di Like a Rolling Stone e Mr. Tambourine Man ma si possono citare anche Blowin’ in the wind e Knockin’ on heaven’s door.


Nel frattempo a New York nasce il celebre duo Simon & Garfunkel, saliti alla ribalta nel 1964 con il brano The sound of Silence.

Tra gli altri artisti che hanno lasciato il segno nel mondo del folk rock si possono ricordare le cantanti Joni Mitchell e Joan Baez.


Il rock psichedelico

Il rock psichedelico si è sviluppato negli Stati Uniti tra la metà degli Anni Sessanta e i primi anni Settanta. Il nome si riferisce allo stato di alterazione della coscienza umana indotto da sostanze psichedeliche quali funghi allucinogeni, LSD e cannabis.

Il sottotesto filosofico di questa corrente del rock è che la musica deve essere interpretata sotto l’influsso di queste droghe e deve essere ascoltata dai fan nella medesima condizione. Ciò serviva a creare una comunicazione più profonda tra ascoltatore e musicista, difficile da ottenere in situazioni di lucidità mentale.

Tra i precursori del genere ci sono senza dubbio i Grateful Dead, caratterizzati da sonorità ipnotiche portate sul palco sotto effetto di LSD.

Altra artista degna di nota è Janis Joplin, capace di catturare l’attenzione del pubblico grazie alla sua voce ruvida. Ex leader della band Big Brother and the Holding Company, da solista si è imposta nel 1968 grazie alla canzone Piece of My Heart, ormai un cult intramontabile.

Altro caposaldo del rock psichedelico è Jimi Hendrix, chitarrista e innovatore nel modo di suonare la chitarra elettrica.

Nella sua musica riusciva a fondere R&B, blues e soul con il rock ed è passato alla storia per l’esibizione del 1967 a Monterey nella quale incendia la sua chitarra sul palco e per la chiusura del Festival di Woodstock dove si esibisce in una dissacrante rivisitazione dell’inno americano.


Emblema del rock psichedelico sono stati anche i Doors, uno dei gruppi più controversi e amati della storia della musica.

Segnati dalla precoce morte del cantante Jim Morrison nel 1971, hanno saputo costruire una fusione perfetta tra rock, blues e jazz e alcune canzoni come Light my fire, The end, Hello I love you, Riders on the storm e Roadhouse Blues sono diventanti classici senza tempo per molte generazioni.


Il punk rock

Il punk rock, spesso conosciuto solo con il nome di punk, è una tipologia di musica rock che si è diffusa tra il il 1976 ed il 1979. Si distingueva per la ritmica veloce, un sound aggressivo, pochi strumenti e temi provocatori e con forti contenuti politici.

A fare da apripista ci avevano già pensato i Velvet Underground di Lou Reed, che nella prima fase della carriera ha fortemente ispirato tutto il movimento per poi spostarsi verso altre sonorità.

La genesi s’intravede anche a Detroit, quando il giovane Iggy Pop fonda la band dei The Stooges, i quali si caratterizzavano per l’intensità delle esibizioni, le chitarre distorte e un uso massiccio della batteria.

Il primo vero gruppo punk rock sono però i Ramones, precursori rispetto agli inglesi Sex Pistols e Clash.

Attivi soprattutto a New York, nel 1976 lanciano l’omonimo album di debutto e durante la loro ventennale carriera hanno regalato brani come Blitzkrieg Bop, I wanna be your boyfriend e I wanna be sedated.

Sull’onda del successo dei Ramones il puck rock americano inizia a cambiare connotati alla fine degli Anni Settanta per suddividersi in altri sottogeneri quali post-punk e new wave.


Il rock alternativo e il grunge

Negli Anni Ottanta, fa la sua prima apparizione il rock alternativo ma le sue influenze si avvertiranno per tutti gli Anni Novanta. L’aggettivo alternativo esprime un rifiuto per la musica commerciale e mainstream, che si basava su testi aggressivi, ribellione e chitarre elettriche con effetti di distorsione.

Tra le prime band del rock alternativo abbiamo i The Feelies, i Violent Femmes, gli Hüsker Dü e i R.E.M. Questi ultimi pubblicano nel 1983 il loro primo album, Murmur, ritenuto una vera e propria pietra miliare della musica alternativa.


In questo stesso periodo nei sobborghi di Seattle prendeva forma una nuova evoluzione dell’alternative rock, il cosiddetto grunge, che attinge sia dal punk rock che dall’heavy metal.

La parola in inglese significa sporco, stropicciato ed era un riferimento all’aspetto trascurato dei cantanti che puntavano sull’immediatezza dei pezzi e non sull’estetica. Nei testi si parla per lo più di rabbia, depressione e ribellione verso un’esistenza passiva.

I primi gruppi pionieri del genere sono gl Skin Yard, i Green River e i Soundgarden ma il grande successo a livello planetario arriva soltanto nel 1991, quando i Nirvana di Kurt Cobain pubblicano Smells like teen spirit, estratto dal disco Nevermind.

Il sound dei Nirvana è leggermente più melodico rispetto ai suoi predecessori ma riesce comunque a dare un’impronta inconfondibile allo stile grunge. Nello stesso solco si formeranno altri gruppi di enorme fama come i Pearl Jam, gli Stone Temple Pilots, gli Smashing Pumpkins e i Red Hot Chili Peppers.



Il Brit Pop


L’era del brit pop è stata estremamente breve e, anche se nessuno è d’accordo sulla durata esatta, si tende ad accettare come inizio il 1991, con il picco del 1994 quando gli Oasis e i Blur pubblicarono i loro album più iconici, e la fine che coincide con la causa intentata dai Rolling Stones contro i Verve o l’entrata in scena delle Spice Girls.

In tutto il brit-pop è durato circa cinque anni, anche se basta aprire una qualsiasi rivista musicale inglese per credere che non sia mai finito.


Negli anni 2000, infine, interessante diverrà l’esperienza dell’Indie Rock e del Post-Rock.



In generale, il rock ha subito molte evoluzioni e cambiamenti nel corso degli anni, ma continua ad essere un genere musicale influente e popolare in tutto il mondo.

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