Mahmood e Achille Lauro Star Inattese Alla Prima della Scala

ViKingSo Music
2 giorni fa
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La Prima della Scala 2025, dedicata a Lady Macbeth del distretto di Mcensk di Dmitrij Šostakovič, ha segnato un evento dal sapore decisamente inedito.

Se la scelta di un'opera russa sgradita a Stalin ha sollevato interrogativi sulle tensioni internazionali, l'effetto più visibile è stata una vera e propria svolta pop e generazionale nel tempio della lirica milanese.

Il cambiamento è stato fisico e simbolico: il Palco Reale era quasi deserto di alte cariche istituzionali, ma il foyer era gremito di un pubblico sorprendentemente giovane e internazionale.

La Politica Diserta, Liliana Segre al Posto D'Onore

L'assenza delle più alte cariche dello Stato non è passata inosservata: niente Sergio Mattarella (alla terza assenza consecutiva), niente Giorgia Meloni e niente Ignazio La Russa.

Il sospetto che applaudire un'opera censurata da Stalin potesse sembrare una provocazione nei confronti della Russia è stato minimizzato dal sovrintendente Fortunato Ortombina: "Lo sa anche Putin che Šostakovič ha sul popolo russo un ascendente superiore al suo".

A occupare il posto d'onore nel Palco Reale è stata la senatrice a vita Liliana Segre, affiancata dal sindaco Beppe Sala e dal presidente della Corte Costituzionale Giovanni Amoroso. Nonostante la presenza di personalità come il ministro della Cultura Alessandro Giuli e il governatore lombardo Attilio Fontana, il parterre politico è risultato decisamente sottotono rispetto alle edizioni passate.

Il Pop Conquista la Lirica: Mahmood e Lauro Protagonisti

Se la politica ha disertato, il mondo dello spettacolo e della cultura pop ha risposto presente con grande entusiasmo, fornendo un inusuale tocco glamour all'evento.

Mahmood, fasciato in un look Versace con gel e catene d'oro, ha confessato di essere alla sua prima volta alla Scala: "Temevo che tre ore fossero lunghe, ma sono stupende. Questi hanno un diaframma che neanche il mio maestro di lirica a Baggio".
Anche Achille Lauro, fedele al suo stile dark in smoking lungo fino ai piedi, si è detto convinto dell'importanza di avvicinare i giovani all'opera.

La scelta dell'opera di Šostakovič, con una protagonista (Katerina) che si ribella al patriarcato con atti di violenza estrema, è stata definita da molti una "Pulp-Opera", un fascino che ricorda più una serie Netflix che un'opera tradizionale, e che ha evidentemente attratto le personalità più curiose della scena contemporanea.

Un Foyer Internazionale e Femminista

Il foyer del teatro presentava un mix insolito di vecchio e nuovo: da una parte le signore dei palchi che sfoggiavano gioielli di famiglia, dall'altra un pubblico decisamente più giovane e internazionale del solito, con molte lingue orientali nell'aria.

Barbara Berlusconi, neo-membro del Cda del teatro, ha lodato il "tema femminile della Lady Macbeth", che si ribella con forza alla sua condizione.

Il sindaco Sala ha respinto le insinuazioni su un presunto calo di fascino della Scala, sottolineando che, anzi, a livello internazionale il teatro "va sempre meglio". La Prima 2025 ha incarnato perfettamente lo spirito dei tempi: meno protocollo istituzionale, più apertura generazionale e internazionale. Forse, proprio in questo mix tra opera russa e star pop risiede la nuova identità che la Scala sta cercando di costruire sotto la guida del sovrintendente Ortombina.

Cosa ne pensate dell'assenza delle cariche istituzionali e della presenza di Mahmood e Achille Lauro? È questo il futuro dell'Opera? Dite la vostra nei commenti su ViKingSo Music!