Polemica sui Contratti di X Factor: Enzo Mazza (FIMI) Accusa il "Sistema Overprodotto", Non i Talent Show

ViKingSo Music
18 nov
Tempo di lettura: 3 min

Continua ad alimentare il dibattito sui social la polemica legata ai contratti di X Factor. Tutto è partito da Giovanni Fausto, in arte Ozymandias, che su TikTok si è detto felice di non aver superato la fase dei Bootcamp.

Secondo il rapper, una volta entrati ai Live, i concorrenti sarebbero obbligati a firmare un contratto altamente vincolante con la casa discografica di supporto al talent (attualmente Warner Music Italy), accordi che rischierebbero di diventare "vere e proprie celle" che "non ti fanno uscire le canzoni" e che se pubblicate in modo indipendente si sfocia nel penale.

Questa denuncia ha riportato alla luce vecchi video e testimonianze di ex concorrenti, come Martina Attili e Nuela, e casi passati come quelli di Mr Rain (nel 2013) e i Jarvis (nel 2016), che scelsero di abbandonare il percorso proprio per non sottostare all'accordo stringente.

Enzo Mazza (FIMI): Il Problema è L'Overproduzione, Non Solo X Factor

Ai microfoni di Fanpage.it, Enzo Mazza, CEO della Federazione Industria Musicale Italiana (FIMI), è intervenuto nel dibattito, definendolo un problema che va oltre il singolo talent show.

Mazza ha confermato che la questione dei contratti vincolanti è un problema ricorrente, come dimostra anche il caso dei Jarvis, che nel 2016 si ritirarono prima dei Live per un accordo che l'allora presentatore Alessandro Cattelan definì con diplomazia dettato da "motivi personali".

Mazza sposta l'attenzione sulle dinamiche di mercato:

"Ogni giorno ci sono 400.000 brani che vengono caricati su Spotify a livello globale. È come nel calcio: ci sono milioni di giocatori, ma solo qualcuno arriva in Serie A. Lo stesso accade nella musica".

Per il CEO, si tratterebbe, dunque, di un problema sistemico legato all'overproduzione nell'industria musicale.

Mazza ha voluto anche fare chiarezza sulla natura degli accordi:

"L'artista non riceve soldi, ma un contratto con la casa discografica di riferimento, si tratta di un investimento. Credo che gli artisti debbano leggere quello che firmano e se firmi un accordo, accetti ciò che è previsto al suo interno".

Ha ribadito che i talenti dovrebbero accettare che

"a volte le cose possono andare male. Ci sono i Maneskin e poi ci sono quelli che non hanno avuto successo, è nell'ordine naturale delle cose".

Il CEO ha anche evidenziato la differenza con Amici:

"Lì gli artisti sottoscrivono altri tipi di accordi. Loro stessi possiedono un'etichetta, La Fascino S.r.l. di Maria De Filippi"

e tramite la Fascino resterebbe ai concorrenti, in qualche modo, la proprietà del talento.

La Denuncia di Martina Attili: Il "Contratto di Morte" e la Libertà Ritrovata

Dopo la denuncia di Ozymandias, sono tornati virali i vecchi video di Martina Attili, allieva di Manuel Agnelli a X Factor 2018. L'artista, circa 3 anni fa, pubblicò un dissing contro l'industria musicale, in cui raccontava di aver firmato un "contratto di morte":

"Ho venduto la mia anima e l'arte, ma la tua arte non c'entra per niente, sei solo un numero in tutta questa gente. Io per 50mila persone inizio con 0 e finisco per 9, pensate che qualcuno mi conosca per nome?". E ancora: "Sai che cosa ho capito? Se non vuoi dire per tutta la vita: ‘Sissignore', non è giusto che tu vada a cercati un produttore".

In alcune storie recenti, però, la cantante ha preso le distanze da Giovanni Fausto, ammettendo di aver sottoscritto un accordo che si è rivelato svantaggioso per lei, ma di non poterne parlare per alcuni vincoli di segretezza:

"Ho firmato un contratto terribile, è palese a tutti, ma ora sono libera, concentriamoci su questo".

La cantante si è detta comunque grata a X Factor e al suo "insegnante" Agnelli:

"Il talent mi ha dato una carriera. Ti voglio bene, Manuel".

La polemica, dunque, è lungi dall'essere risolta e pone l'accento su una questione etica e contrattuale molto seria nel music biz, invitando i giovani artisti a leggere attentamente ogni clausola prima di firmare.

Cosa ne pensate delle parole di Enzo Mazza?

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