Sardegna e Sicilia in un'unica melodia con "ISLA": il nuovo inedito di J-G, Sikulo Faya e Larosa

ViKingSo Music
4 ago
Tempo di lettura: 3 min

Aggiornamento: 9 set

La musica, a volte, sa creare ponti inaspettati.

Dopo essersi raccontato in profondità con il brano "Io sono", l'artista sardo J-G torna con un nuovo progetto che celebra l'unione e le radici: "ISLA".

Non si tratta di un semplice singolo, ma di un vero e proprio ponte musicale che unisce idealmente la sua amata Sardegna con la Sicilia, terra che da anni lo accoglie.

Per questa speciale missione, J-G ha unito le forze con due talenti siciliani, Sikulo Faya e Larosa, creando un brano che promette di essere un inno alla fratellanza e alla bellezza del Mediterraneo.

Ci siamo fatti raccontare la genesi di questa collaborazione, l'idea che ha mosso il progetto e l'emozione di aver unito artisticamente due "isole sorelle" in un'unica, potente melodia.

Bentornato J-G, il tuo nuovo inedito si intitola "ISLA". Ci puoi svelare il significato di questo titolo e raccontarci come è nata l'idea di un brano che celebra le radici?

L'idea di questo brano è nata con il tempo. Essendo sardo, ma vivendo da ben sette anni in Sicilia, ho sempre avuto la sensazione di trovarmi in un posto familiare.

È come se la Sardegna e la Sicilia fossero sorelle, e ho voluto esprimere questa sensazione in musica.

"ISLA" è il frutto di una collaborazione molto speciale: un'unione tra Sardegna e Sicilia con la partecipazione di due artisti siciliani, SIKULO FAYA e LAROSA. Come si sono incontrate le vostre strade?

Ho conosciuto Sikulo e Larosa tramite la nostra musica qualche anno fa. Sono due ragazzi molto validi artisticamente e ancora di più a livello personale.

Oltre alla collaborazione, sta nascendo una bellissima amicizia.

Lavorare insieme ha sicuramente arricchito il brano. Che tipo di sonorità e influenze hanno portato nel progetto?

Il brano è nato molto spontaneamente. Ognuno di noi ha avuto la libertà di usare il proprio stile, il proprio flow e le proprie parole senza programmare nulla.

Questo ha reso il brano vario, con tre stili diversi che si fondono in un'unica identità.

Qual è il messaggio principale che vuoi trasmettere con un pezzo che unisce due isole così ricche di storia e identità?

Viviamo in una terra meravigliosa come l'Italia, con le due isole più belle al mondo, piene di cultura, arte e storia. Sono due isole diverse, ma simili.

Non ci deve essere invidia l'uno con l'altro. Dobbiamo solo essere uniti e valorizzare questa meraviglia.

Da fuori, Sardegna e Sicilia possono sembrare molto diverse. Lavorando a questo progetto, quali similitudini e quali differenze tra le vostre culture ti hanno colpito di più?

Da fuori sembrano molto diverse, ma vivendo la mia vita tra un'isola e l'altra, posso dire che non è così. Bisogna viverle entrambe per capire e sentire la fratellanza che c'è.

Questo è il tuo ennesimo singolo prodotto quest'anno. Questo ritmo di produzione indica un momento particolarmente ispirato per te?

Sì, questo è stato un periodo molto creativo e ricco di tante idee, ma non è ancora finita.

L'uscita di "ISLA" è un evento importante. Oltre a questo singolo, ci sono altre novità in cantiere?

Ci sono ancora un po' di progetti in cantiere con dei featuring importanti in Sardegna e con diversi generi di musica.

Ma per ora, godiamoci ISLA.

Con "ISLA", J-G ci regala molto più di un semplice singolo estivo.

Attraverso questa collaborazione, ha saputo cogliere l'essenza di due terre ricche di storia e passione, trasformando le distanze geografiche in un'occasione di arricchimento reciproco.

La fusione dei tre stili e delle tre voci rende il brano un'esperienza sonora dinamica e autentica, che celebra la bellezza della diversità e il potere dell'unione.

J-G, Sikulo Faya e Larosa ci ricordano che il Mediterraneo non è fatto solo di confini marini, ma anche di legami invisibili e di una cultura condivisa che vale la pena di essere raccontata.

Ora non vi resta che ascoltare "ISLA" e lasciarsi trasportare da questo emozionante viaggio musicale tra Sardegna e Sicilia.