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MATT BERNINGER: la poesia oscura del rock

La storia di Matt Berninger è l'affascinante racconto di un'artista che ha saputo trasformare l'ansia, la malinconia e le piccole frustrazioni della vita in un'arte profonda e universale.


Biografie ViKingSo Music Your Personal Sound Selector

Nato a Cincinnati, Ohio, il 13 febbraio 1971, la sua carriera è indissolubilmente legata a quella dei The National, la band che ha co-fondato e che lo ha reso un'icona del rock alternativo a livello mondiale.


Il suo stile, un mix di baritono profondo e testi che sembrano pagine di un diario, ha creato un sound immediatamente riconoscibile e amato da milioni di fan.


L'ascesa dei The National: dal culto al successo

Prima di diventare il frontman di una delle band più acclamate del XXI secolo, Matt Berninger ha avuto un percorso atipico.

Dopo essersi trasferito a New York, ha lavorato come grafico per un'agenzia pubblicitaria, un'esperienza che ha alimentato le sue prime canzoni, spesso descritte come "ballate tristi per persone depresse".


La sua vera vocazione è esplosa nel 1999, quando ha co-fondato i The National insieme a Scott e Bryan Devendorf e ai fratelli Dessner, Bryce e Aaron. I loro primi album, come The National e Sad Songs for Dirty Lovers, hanno conquistato una nicchia di culto, ma è stato con "Boxer" (2007) e "High Violet" (2010) che la band ha raggiunto la fama internazionale. Brani come "Fake Empire" e "Bloodbuzz Ohio" sono diventati inni, dimostrando come la malinconia potesse diventare un'arte capace di conquistare il mondo.


La carriera solista e l'evoluzione artistica

Nonostante il successo planetario dei The National, Matt Berninger ha sempre dimostrato una spiccata propensione per la sperimentazione. Nel 2015, ha lanciato il progetto EL VY insieme al musicista Brent Knopf, con l'album Return to the Moon.


Il progetto ha mostrato un lato più giocoso e spensierato di Berninger, con un sound più eclettico rispetto a quello della band principale. Questa esplorazione ha raggiunto un nuovo apice nel 2020 con il suo album d'esordio da solista, "Serpentine Prison". L'album, prodotto da Booker T. Jones, è un lavoro intimo e delicato, che esplora temi di isolamento e solitudine con una profondità emotiva rara.


L'album ha ricevuto recensioni entusiastiche, confermando il suo talento come cantautore anche al di fuori della sua band.


Oltre alla sua prolifica carriera musicale, Matt Berninger è noto per le sue collaborazioni con artisti del calibro di Taylor Swift, con la quale ha duettato nel brano "coney island" e ha contribuito alla scrittura di alcuni brani per l'album evermore. La sua voce, profonda e avvolgente, si è dimostrata perfetta anche in contesti diversi dal suo sound abituale, consolidando il suo status di figura di riferimento nella musica contemporanea.


La storia di Matt Berninger è un inno alla vulnerabilità e alla bellezza che si può trovare nella malinconia. La sua musica, elegante e profonda, ha saputo dare voce alle ansie di un'intera generazione, rendendolo un'artista amato e rispettato in tutto il mondo.


Su ViKingSo Music celebriamo gli artisti che osano e che lasciano un segno indelebile. Qual è la canzone di Matt Berninger o dei The National che ti ha toccato di più e perché? Condividi i tuoi pensieri e unisciti alla nostra community!



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