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STADIO: ritmo acqua e sapone

La storia degli Stadio è un capitolo fondamentale della musica italiana, un racconto di evoluzione artistica, amicizie leggendarie e successi intramontabili.


Biografie ViKingSo Music Your Personal Sound Selector

Nati a Bologna nel 1977, la band si è formata come il gruppo di supporto di uno dei giganti della musica italiana, Lucio Dalla. I membri fondatori, Gaetano Curreri (voce e tastiera), Giovanni Pezzoli (batteria), Marco Nanni (basso) e Ricky Portera (chitarra), provenivano tutti dall'orbita di Dalla e di un altro grande cantautore, Ron.


Questa vicinanza con figure di tale calibro ha permesso agli Stadio di farsi le ossa sul palco, partecipando a tour storici come il leggendario "Banana Republic" del 1979, che ha visto Dalla al fianco di Francesco De Gregori.


Da musicisti a protagonisti: l'esordio e le collaborazioni leggendarie

Il salto da "band di accompagnamento" a protagonisti è avvenuto nel 1981, con l'uscita del loro primo 45 giri.

Da un lato il brano "Chi te l'ha detto?", una splendida melodia d'autore, e dall'altro la dissacrante e ironica "Grande figlio di puttana", che ha subito mostrato il loro stile unico, un pop-rock raffinato con testi intelligenti e spesso pungenti. Questi brani, inseriti poi nell'album d'esordio "Stadio" (1982), hanno segnato l'inizio di una lunga e prolifica carriera.


La loro storia è indissolubilmente legata anche al cinema e ad altre icone della musica. Le loro canzoni sono diventate colonne sonore di successo per i film di Carlo Verdone, come "Borotalco" e "Acqua e sapone", che hanno contribuito a renderli celebri a un pubblico più vasto.


Inoltre, il sodalizio artistico con Vasco Rossi ha prodotto alcune delle canzoni più belle della musica italiana, con Curreri che ha scritto brani indimenticabili per il Blasco e viceversa, creando un legame indissolubile nel tempo.


Il successo, i cambiamenti di formazione e la consacrazione a Sanremo

Gli anni '80 e '90 hanno visto la band consolidare la propria fama con album come "Chiedi chi erano i Beatles" (1984), un vero e proprio manifesto generazionale, e "Siamo tutti elefanti inventati" (1991).


Nonostante i cambiamenti di formazione nel corso degli anni (con l'ingresso di Andrea Fornili alla chitarra e Roberto Drovandi al basso), il nucleo artistico guidato da Gaetano Curreri è rimasto saldo. La band ha continuato a produrre successi, dimostrando una notevole capacità di adattamento alle nuove tendenze musicali senza mai perdere la propria identità.


Il culmine della loro carriera è arrivato nel 2016, quando, dopo aver partecipato più volte al Festival di Sanremo, hanno trionfato con il brano "Un giorno mi dirai". La vittoria non è stata solo un riconoscimento tardivo al loro talento, ma un'ulteriore conferma della loro importanza nel panorama musicale italiano.


La canzone, una delle loro ballad più intense e toccanti, ha conquistato pubblico e critica, riaffermando il loro status di veterani della musica d'autore. Purtroppo, il 29 dicembre 2022, la band ha dovuto affrontare la scomparsa dello storico batterista Giovanni Pezzoli, un'assenza che ha segnato profondamente i membri rimasti.


Oggi, la loro discografia è un tesoro di brani che uniscono pop-rock, melodia e poesia. La loro musica ha attraversato le generazioni, rimanendo attuale e coinvolgente. Gli Stadio non sono solo una band, ma un pezzo di storia della musica italiana, un punto di riferimento per chi cerca profondità e qualità.



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