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"Too High": l'energia dei LOVID firma la colonna sonora dell'estate

Cari appassionati di musica, benvenuti ancora una volta su ViKingSo Music, il vostro palco digitale dove l'eccellenza musicale prende vita e le stelle nascenti brillano più forte.

Oggi ho il privilegio di portarvi nel cuore pulsante dell'universo LOVID: il sorprendente duo fraterno formato da Silvia e Luca Lotti, diretti da San Miniato dritti verso le vette delle vostre playlist. 

La loro dinamica creativa è un autentico laboratorio di idee, dove percorsi di vita distinti e passioni complementari si fondono, dando vita a un sound frescoinconfondibile e decisamente contagioso.

LOVID TOO HIGH

L'attesa è palpabile per l'imminente arrivo di "Too High", il loro nuovo singolo in uscita venerdì, 13 giugno. Questo non è un semplice brano; è una vera e propria dichiarazione audace, un'iniezione di pura energia che promette di ridefinire il sound dell'estate 2025. 


La traccia vanta inoltre una collaborazione stellare con due autentici mostri sacri della musica italiana: DJ Jad, leggendario membro fondatore degli Articolo 31, e Wlady, acclamato produttore di hit che hanno segnato un'epoca. 


Una sinergia unica che ha elevato il progetto LOVID a un livello artistico e produttivo mai pensato prima, svelando profonde sfumature del loro stile, che è destinato a lasciare un segno indelebile nel panorama musicale.

Siamo pronti a immergerci nelle profondità del loro universo creativo. 


Nella nostra esclusiva intervista, abbiamo esplorato la loro straordinaria dinamica fraterna, le ispirazioni più intime che alimentano la loro musica e il meticoloso processo che ha dato vita a questa traccia incredibilmente energica. 


Dalla loro innata "credibilità tagliente" al contagioso "mood happy" che li contraddistingue, i LOVID sono pronti a conquistarvi con la loro musica autentica e vibrazionale.


Ciao ragazzi è un piacere rivedervi! Essere fratelli e fare musica insieme è qualcosa di davvero speciale.

Come descrivereste la vostra "dinamica creativa" all'interno dei LOVID? Ci sono momenti in cui il vostro legame fraterno è un superpotere o, a volte, una piccola sfida nel processo di creazione musicale?


Essere un duo musicalmente credo aiuti molto, soprattutto in termini d'ispirazione. I nostri brani, infatti, non nascono mai da un'idea imposta da uno di noi, ma bensì c'è un ascolto delle nuove tendenze e soprattutto la ricerca di un mood che ci convinca.


Poi, di conseguenza, c'è una continua consultazione durante tutta la fase di creazione del brano, dalla base al testo fino ad arrivare al mix finale.

Spesso i consigli dell'uno tendono a migliorare o a confortare il lavoro dell'altro, e ciò è importante anche dal punto di vista critico del brano. Si può parlare di competizione? Mah, io non direi, o comunque una competizione sicuramente sana e genuina.



Silvia, la tua carriera nella pallavolo è incredibile, piena di grandi successi!

Come riesci a bilanciare un'attività sportiva così impegnativa con la passione e l'impegno per la musica? C'è un legame, magari inaspettato, tra il campo da gioco e lo studio di registrazione?


La pallavolo è il mio lavoro, ma soprattutto la mia passione da sempre, ma ci sono tante cose che amo e una di queste è senza dubbio la musica. Cerco, tra un allenamento e l'altro, di ritagliarmi del tempo per scrivere dei pezzi e poi quando finisce la stagione e sono a casa a tempo pieno posso registrare insieme a mio fratello.



E il legame inaspettato?


In realtà mi piace vedere volley e musica come due cose strettamente collegate. Metto sempre i pezzi dei LOVID nelle playlist pre-gara perché mi danno la carica e perché mi piace che tutto il palazzetto senta le nostre canzoni e magari cominci a cantarle.



Luca, il tuo percorso musicale è ricco di esperienze, dalla Psytrance alla Dubstep, fino al tuo studio personale.

Come tutte queste avventure passate hanno influenzato il sound unico dei LOVID? E come il tuo "intuito musicale" si sposa alla perfezione con la voce dolce e armoniosa di Silvia?


La vita musicale di un artista spesso passa attraverso varie fasi, ma credo che sia anche fisiologico: incide l'età ma anche il momento storico e personale che viviamo. Personalmente sono sempre andato di pancia, ho sempre seguito il genere musicale che mi rendeva happy, spensierato, che mi aiutava ad esprimermi.


Ho seguito il movimento psytrance in Italia quando era all'apice negli anni '90, poi con l'avvento dell'elettronica sono stato affascinato dal mondo EDM e dubstep, fino ad arrivare ad oggi, dove non sono più un ragazzino e ho bisogno anche di esprimere dei concetti a parole e descrivere momenti di vita passata, sperando possano essere d'aiuto e consiglio ai giovani d'oggi.


Con mia sorella poi, indipendentemente dal genere, amiamo la Musica e amiamo fare Musica. Potremo tranquillamente provare a fare un pezzo, che so, classico oppure farne uno techno, ma ci metteremmo sempre la stessa passione di quando realizziamo i nostri generi.



lovid
LOVID: biografia, inediti e molto altro.

San Miniato, la vostra città natale, è un luogo così affascinante. Quanto ha influito l'ambiente in cui siete cresciuti sul vostro modo di fare musica e sulla vostra sensibilità artistica?

Ci sono luoghi o ricordi specifici legati a San Miniato che vi hanno particolarmente ispirato?


San Miniato per noi è "caput mundi".

Siamo fortemente legati al nostro paese, ed in ogni brano c'è almeno qualcosa che riporta ai momenti che abbiamo passato o passiamo nel nostro paese. Ovviamente spesso nei testi i riferimenti sono 'mascherati' o espressi sotto forme di metafore o paragoni, ma questo perché dobbiamo inserirci in un ambiente nazionale, e dobbiamo esprimere un concetto che, seppur nascosto, venga poi compreso da nord a sud allo stesso modo.

L'intento è sempre quello di raccontare ciò che ci circonda nel nostro paese, San Miniato, ma di esprimerlo in maniera da poterlo poi accostare anche a situazioni di città più importanti, più grandi e anche magari culturalmente diverse.



Il nome LOVID, come sapete, è nato dalla fusione di "Lotti" e "Covid", con quel richiamo simpatico a "love it".

È un modo originale per esorcizzare un periodo difficile. Quanto la pandemia ha influito sulla nascita del vostro progetto musicale e dei vostri primi singoli come "Ritorno da Te" e "Besame"?


La pandemia ci ha tolto tanto, a tutti, ci ha tolto una delle cose più importanti della nostra vita, la Libertà, ma dal nostro punto di vista ci ha donato la stessa sotto forma d'arte".


Il progetto LOVID deve tutto al lockdown, ha permesso a me e mia sorella di avere tempo da passare assieme, e soprattutto ci ha permesso di accendere quella lampadina sul mondo di quello che per noi era solamente un hobby: la Musica.

Avevamo bisogno di comunicare con le persone, siamo molto socievoli, amiamo il casino e la compagnia degli amici, e ci stava mancando tutto questo.

Dovevamo arrivare alle persone per fargli sentire la nostra vicinanza e che il nostro essere di compagnia non li avrebbe lasciati soli.


Posso sinceramente affermare che senza quel periodo il duo LOVID oggi forse non sarebbe nato e avremmo perso una grande occasione, sia noi, sia chi ci ascolta e supporta dall'anno 0.



Siamo tutti super curiosi di ascoltare "Too High", in uscita questo venerdì 13 giugno! Senza svelare troppo, cosa possiamo aspettarti da questo nuovo brano?

C'è un messaggio speciale che volete trasmettere con "Too High", o un'emozione particolare che sperate di far provare al pubblico che l'ascolterà?


Con 'Too High' innanzitutto siamo andati a collaborare con due pietre miliari della musica italiana, ovvero DJ Jad, che tutti conoscerete come membro degli Articolo 31, e Wlady, fratello di Jad ma con un background musicale incredibile e produttore di hit come 'Maria Salvador' o 'Disco Paradise'".


Abbiamo toccato un livello sia nella produzione che nel lavoro al brano, che non avremmo mai pensato di raggiungere. Quello che ne viene fuori è un brano electro-pop, un po' diverso da quello che facciamo di consueto d'estate, perché quest'anno volevamo anche far ballare le persone con un ritmo più incalzante e meno sudamericano.


Abbiamo messo dentro un basso molto 'jump', di quelli che fa andare su e giù la testa, e un riff nel ritornello molto psichedelico, il tutto ovviamente amalgamato ai nostri testi taglienti con riferimenti a quelle che sono le realtà nel nostro paese oggi e un tocco di autocelebrazione che ci gasa sempre.

Quello che ne viene fuori è il significato di ciò che viviamo ogni giorno, una vita un po' sopra le righe, fuori dagli schemi, ma che sia a me che a mia sorella fino ad oggi ha portato molti risultati e soddisfazioni all'interno delle nostre vite personali.



Entrando più nel dettaglio di "Too High", qual è il sentimento predominante o il messaggio chiave che avete voluto infondere in questa canzone?

C'è una storia personale o un'emozione specifica che ha ispirato il testo e la melodia?


Il brano nasce come sempre con la nostra 'voglia di regalare all'ascoltatore alcuni minuti di libertà e spensieratezza.

Ci auguriamo che molti si rivedano nel nostro brano; sarebbe fantastico che, oltre a farli ballare dal ritmo incalzante, le persone che lo ascolteranno si possano anche ritrovare nel testo o che trovino comunque spunti dal testo per arrivare ai propri obiettivi.

Questo sarebbe il risultato più bello al di là dei numeri.



Ogni canzone ha la sua storia di "nascita". C'è un aneddoto divertente, una curiosità particolare o un momento inaspettato legato alla creazione o alla produzione di "Too High" che vi piacerebbe condividere con i nostri lettori?


Nella creazione di 'Too High' abbiamo tantissimi momenti ilarici, anche dopo i primi incontri con Jad e Wlady, quando prima di decidere di collaborare ci siamo voluti conoscere personalmente meglio, e capire se eravamo sulla stessa lunghezza d'onda.


Peccato però che sono momenti che non ci possiamo raccontare sia per il rischio censura nostro ma anche chiusura del vostro blog… hahahah.


Diciamo che abbiamo trovato un grande affiatamento anche con Jad e Wlady, e quando siamo in studio assieme ci facciamo delle grosse grasse risate, soprattutto quando io nelle mie strofe poi vado a fare dei doppi sensi citando persone molto conosciute, anche da loro, e ce ne sbattiamo altamente il c***; anzi, ci ridiamo sopra come dei bambini. E qui vi sfido ovviamente ad ascoltare il brano.



Il vostro stile musicale è noto per essere solare e spensierato. "Too High" si inserisce perfettamente in questa filosofia?

O c'è forse un lato più intimo o una sorpresa che emerge in questo nuovo brano che il pubblico non si aspetta dai LOVID?


Come detto prima, il nostro mood nella musica è il divertimento. Facciamo solo brani che ci piacciono e siano in mood happy.

Non crediamo ancora di essere in grado come artisti, non avendo una fan base ancora chiara, cosa e come trattare argomenti introspettivi senza quel lato sarcastico.

Ad oggi facciamo musica per divertirci e per divertire, ci piace essere taglienti e raccontare il mondo reale; la credibilità è fondamentale.


Anche 'Too High' avrà l'happy mood tipico dei LOVID, solo con una base un po' più dance e un basso tipico italiano anni '90.

Abbiamo scelto di uscire con un brano che sia l'opposto dei tormentoni che abbiamo già cominciato a sentire e che ci accompagneranno lungo tutta l'estate.

Magari abbiamo fatto una cazzata colossale, ma siamo convinti invece che la cosa potrebbe trarre dei vantaggi a nostro favore.



Guardando al futuro, quali sono i vostri prossimi obiettivi con i LOVID? C'è un sogno nel cassetto che sperate di realizzare, magari una collaborazione con un artista che ammirate, o un tipo di esperienza live che vi piacerebbe portare in giro?


Il futuro ad oggi sicuramente prevede una collaborazione forte con Jad e Wlady.

Stiamo già strutturando qualcosa per l'inverno e credo che continueremo a lavorare per molto tempo.

Abbiamo ovviamente molti artisti che ammiriamo tanto, ma ci accontentiamo per adesso di quello che abbiamo raggiunto, non dimentichiamoci che stiamo collaborando con due pionieri della musica italiana, artisti che hanno fatto la storia tra rap-hip hop e dance.


Facciamo musica per puro divertimento; certo, qualche live ci piacerebbe portarlo in giro, ma il duo è relativamente giovane, non abbiamo fretta.

Intanto andatevi a scaricare 'Too High' venerdì 13 giugno, la trovate su tutte le piattaforme streaming, e vi assicuro che è una botta di adrenalina dritta nel cuore.



Sicuramente l'ascolteremo (io l'ho già fatto!) e la salveremo in tutte le nostre playlist, pronti per scatenarci insieme a voi.

Ringraziamo i LOVID per questa chiacchierata come sempre piacevolmente divertente. Ora non vi resta che seguirli e supportare sempre di più la loro musica!


Un saluto a tutto lo staff di ViKingSo Music e un grazie del tempo concessoci.

Boom shaka laka!



Questa è l'autentica essenza artistica dei LOVID che ci hanno offerto uno sguardo privilegiato sul loro mondo.

Dal legame fraterno che alimenta incessantemente la loro creatività, alle diverse e ricche esperienze musicali che confluiscono nel loro sound distintivo, fino all'influenza profonda della loro terra d'origine e alla resilienza dimostrata durante la pandemia, emerge un quadro vivido di passione, dedizione e una visione chiara del proprio percorso.


L'attesa per "Too High" è palpabile: un brano che promette di far vibrare le corde dell'anima e del corpo, confermando la loro innata capacità di innovare pur rimanendo fedeli alla propria identità solare e spensierata.


I LOVID sono la dimostrazione tangibile che l'autenticità, il divertimento e un pizzico di sana sfrontatezza possono dar vita a progetti di grande impatto e risonanza.


Posso affermare con certezza che il loro percorso è solo all'inizio e riserverà ancora molte, entusiasmanti sorprese per gli amanti della buona musica.


Rimanete sintonizzati sulle pagine di ViKingSo Music per scoprire nuove emozionanti vibrazioni.


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